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Samurai, storia di surf

Una storia di surf

Meteo, vento, swell, tramontana: onde!
Prendo la tavola, la sacca, le havaianas: corro!
Un surfista non vede altro che il mare nella sua vita e fa sempre di tutto, non appena trova le condizioni meteo, per tuffarsi in acqua.

Samurai è così, un ragazzo con un soprannome inusuale, ma che mi ha affascinato sin da subito quando lo conobbi. (Avevo già in mente di scrivere qualcosa).
Lo incontrai una sera per una birra e due chiacchere sul surf.
Ho potuto così tracciare i contorni della “sua canzone”. Una vera storia di surf!

Chi è Samurai?

Samurai tra le onde
Sessioni di surf in provincia di Palermo – scatto di Marco Guglielmino

Samurai è un bel ragazzo allegro, sebbene un po’ timido, che ha appena compiuto vent’anni.

Ha un sorriso bianchissimo, Il sole ed il sale gli schiariscono i capelli che assumono così un colore biondo molto acceso. I suoi occhi mostrano un’innocenza e sincerità che suscitano molta tenerezza.

Gli amici lo prendono spesso in giro per via dell’abbronzatura, quando indossa le mute.
(la temperatura dell’acqua di mare non si accorda mai con quella mite della primavera siciliana).

È capace di lavorare ben dodici ore al giorno in uno stabilimento balneare in estate, per raccogliere abbastanza soldi da permettersi un viaggio in Portogallo. Il suo sogno è  sempre stato assaporare il vento dell’oceano.

E’ un ragazzo di poche parole, molto determinato e tutto quello che mi racconta sono: onde, onde e ancora onde.

Il testo

Samurai – testo e musica: Fabio Guglielmino

Samurai è per gli amici
non gli importa se gli dici
che ha i capelli un quadro di Mirò

Lui ci tiene veramente
afferma che naturalmente
è colpa del sole tutto il dì

Colpa del sole
Colpa del sale

Se la cava da bagnino
stacca il tempo di un panino
poi ritorna a fare quel che può

Il suo viaggio in Portogallo
è uno sballo costa tanto
c’è da farsi il culo ancora un po’
Se il lido chiude
cambia lavoro
mica si arrende
deve surfare

	Li nell’oceano, tra le sirene quelle vere     spot a mai finire
	Li nell’oceano, che ha sognato troppe volte   come non avesse scelta

Samurai tutto felice
quel sorriso gli si addice
quando taglia onde è così

Non gli importa se la gente
lo considera imprudente
se comincia un set non esce più
Le mani viola 
le ignora
colpa del sale
colpa del mare
	Li nell’oceano, ora cavalca le correnti col vento in mezzo ai denti
	li  nell’oceano, dove la pace è anche guerra, dove non si tocca terra
Colpa del sole
colpa del mare 
	Li nell’oceano, ora cavalca le correnti col vento in mezzo ai denti
	Li nell’oceano, che ha sognato troppe volte   come non avesse scelta
La prima stesura del testo
Una delle prime stesure sul mio quaderno di scrittura

Due parole sulla musica

Tra le onde
Scatto personale – sessione di surf 2017 Palermo

Per questa canzone è stato facile tuffarmi nella surf music usando un giro armonico coinvolgente.
Volevo proprio rendere l’idea della leggerezza, della bellezza del surfing fra le onde. Fatto di duck dive, wipe-out, tutte manovre tecniche dal forte impatto adrenalinico.
Ho provato sulla mia persona pagaiando insieme ai “delfini” e lo stesso Samurai in diverse sessioni.
E nonostante fossi un completo neofita mi sono divertito molto, soprattutto ho accumulato le sensazioni necessarie per portarle in musica.

Nacque così il riff di chitarra gretch lanciato su un’onda ritmica di stratocaster che caratterizza il brano.
Rock ‘n roll, indie un po’, tanti reverberi per richiamare quella surf music anni 60 che piace anche oggi.

Il videoclip

Il secondo video del progetto il ragazzo di capo gallo l’ho realizzato raccogliendo frames direttamente in spiaggia. Grazie soprattutto alla disponibilità degli amici di Isola Surf.

Il concept della “serie web” vede il protagonista Marco, ammirare in spiaggia i ragazzi lanciarsi tra le onde tracciandone schizzi sul suo quaderno. Sognando di essere libero come loro.

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