La canzone di Achille

Ben ispirato dal libro di Madeline Miller (che puoi scoprire qui) e ancora entusiasta per l’uscita del mio ep Kalos scrissi di getto una canzone “io mi chiamo Achille”.
Di quel libro mi colpì la leggerezza con cui la scrittrice tracciava un profilo inedito del grande eroe greco che le trasposizioni cinematografiche hollywoodiane ci hanno presentato come invincibile ma vulnerabile solo fisicamente, nel tallone.
Non mi fermai e andai alla ricerca delle fonti, alcune perdute come la tragedia “i Mirmidoni” di Eschilo, per scoprire e approfondire quanto questi eroi fossero vicini a noi e distinguendosi non solo per il coraggio, ma soprattutto per come affrontassero il dolore.

Gli eroi piangevano e anche tanto.
Lo scriveva Omero, lo scriveva Eschilo, Euripide, Sofocle ma è come se ce ne fossimo dimenticati. Ed oggi quando dai nostri occhi scende una lacrima, sia essa per commozione o tristezza, felicità o dolore, proviamo vergogna e imbarazzo.

Da tutti questi spunti nacquero i dieci brani che raccolsi nell’opera.

Inspiriert von Madeline Millers Buch (über das ihr hier mehr erfahren könnt) und immer noch voller Euphorie über die Veröffentlichung meines Albums Kalos schrieb ich aus heiterem Himmel den Song „io mi chiamo Achille“.
Was mich an diesem Buch beeindruckte, war die Leichtigkeit, mit der die Autorin ein bis dahin beispielloses Profil des großen griechischen Helden zeichnete, der uns in den Hollywood-Verfilmungen als unbesiegbar, und nur körperlich an der Ferse verwundbar dargestellt wird.
Ich machte mich auf die Suche nach Quellen, von denen einige verloren gegangen sind, wie die Tragödie „Die Myrmidonen“ von Aischylos, um zu entdecken und zu vertiefen, wie nah uns diese Helden waren, die sich nicht nur durch ihren Mut, sondern vor allem dadurch auszeichneten, wie sie dem Schmerz begegneten.

Die Helden weinten, und zwar sehr viel.
Das war bei Homer so, das war bei Aischylos so, das steht bei Euripides und Sophokles, aber es ist, als hätten wir es vergessen. Und heute, wenn eine Träne aus unseren Augen fällt, sei es aus Rührung oder Traurigkeit, aus Glück oder Schmerz, schämen wir uns und sind verlegen.

Aus all diesen Ideen entstanden die zehn Stücke, die ich in diesem Werk zusammengestellt habe.

Le canzoni di Achille

Ascolta direttamente da spotify tutte le canzoni raccolte nell’album, sono dieci, ed ognuna racconta di come siamo vittime inconsapevoli di Eros. Ci innamoriamo, gioiamo e soffriamo come il protagonista del disco che ci rimprovera di non conoscerlo. Vuole liberarsi dai cliché che lo hanno avvolto nei secoli.

Hör dir direkt auf Spotify alle Lieder des Albums an. Es sind zehn, und in jedem geht es darum, wie wir unwissentlich Opfer von Eros sind. Wir verlieben uns, wir sind glücklich und wir leiden wie der Protagonist des Albums, der uns vorwirft, dass wir ihn nicht kennen. Er will sich von den Klischees befreien, in die er im Laufe der Jahrhunderte gekleidet wurde.

Due parole sul sound

Tra le manie e le lacrime degli eroi, questo lavoro si ispira comunque al mondo classico: per me l’epica fa rima con pop.

La scelta dei suoni è stata molto curata, da una parte volevo cercare l’epicità dall’altra pretendevo la leggerezza e la freschezza dell’indie pop. Senza rinunciare però al mediterraneo.

Dovevo mettermi in gioco e cambiare.

Mi sono fidato dei suggerimenti che arrivavano da amici e collaboratori d’oltralpe e trovai persino il coraggio di stravolgere i miei demo in piena produzione.

Ho cercato di creare un disco con un sound che mescola insieme il mondo epico e il pop moderno, ricco di sintetizzatori dal respiro anni ’80. Con influenze che spaziano dal rock classico al synth pop anglosassone attuale.
Rimarrete sopresi dall’ascoltare ben mixati anche suoni di mandolino, bouzouki e persino flauto dolce!

Ein Wort zum Sound

Zwischen den Manien und den Tränen der Helden ist dieses Werk dennoch von der klassischen Welt inspiriert: Für mich reimt sich Epik auf Pop.

Ich habe die Klänge sehr sorgfältig ausgewählt: Einerseits wollte ich die Epik suchen, andererseits die Leichtigkeit und Frische des Indie-Pop. Ohne das Mediterrane zu vergessen.

Ich musste mich selbst auf die Probe stellen und mich verändern.

Ich habe mich den Vorschlägen von Freunden und Kollegen jenseits der Alpen anvertraut und sogar den Mut gefunden, meine Demos mitten in der Produktion noch mal auf den Kopf zu stellen.

Ich habe versucht, ein Album mit einem Sound zu kreieren, der epischen und modernen Pop mischt, voller Synthesizer mit einem 80er-Jahre-Feeling. Die Einflüsse reichen von klassischem Rock bis zu aktuellem angelsächsischem Synthie-Pop.
Ihr werdet überrascht sein, gut gemischte Klänge von Mandoline, Bouzouki und sogar Blockflöte zu hören!

Detto tra noi

In un momento non facile della mia vita ho trovato conforto nelle poesie di Saffo Anacreonte. Poi il mio amore per Omero ha preso il sopravvento.

Ma nel disco, oltre al personaggio di Achille, è presente un Enea fuggiasco, che deve ricostruire la sua vita dalle macerie di sogni e desideri.

C’è anche un inno alla follia dionisiaca in “Balla (l’era degli Dei)”, in cui è Arianna la stella luminosa che grazie al dio dell’ebrezza è incoraggiata a superare la sua sofferenza d’amore (secondo il mito Teseo l’abbandona sull’isola di Nasso dopo averla ingannata e usata).

Inoltre sono presenti brani più intimi come “La fuga“, che rappresenta un momento di smarrimento e allo stesso tempo presa di coscienza dell’essere capace di rialzarsi, e “Onde scure“, che riprende il tema grazie all’ispirazione delle Muse.

Tutte queste emozioni – o manie – sono espresse nel singolo “Anche gli Eroi piangono”, in cui sottolineo che non bisogna aver paura di mostrare i propri sentimenti: anche Achille, Odisseo o il suicida Aiace erano in preda ai loro turbamenti. Persino il più brutto dei momenti, come ogni inverno, passa, e nessuno lo ricorderà.

In einer schwierigen Zeit in meinem Leben fand ich Trost in den Gedichten von Sappho und Anakreon. Dann übernahm meine Liebe zu Homer die Oberhand.

Aber in dem Album gibt es neben der Figur des Achilles auch einen flüchtigen Aeneas, der sein Leben aus den Trümmern seiner Träume und Sehnsüchte wiederaufbauen muss.

Es gibt auch eine Hymne an den dionysischen Wahnsinn in „Balla (l’era degli Dei)“, in der Ariadne der strahlende Stern ist, der dank des Gottes der Trunkenheit ermutigt wird, ihren Liebeskummer zu überwinden (dem Mythos zufolge setzt Theseus sie auf der Insel Naxos aus, nachdem er sie betrogen und benutzt hat).

Hinzu kommen intimere Stücke wie „La fuga“ (Die Flucht), das einen Moment des Verlustes und gleichzeitig das Bewusstsein, wieder aufstehen zu können, darstellt, und „Onde scure“ (Dunkle Wellen), das das Thema dank der Inspiration der Musen wieder aufgreift.

All diese Emotionen – oder Manien – kommen in der Single „Anche gli Eroi piangono“ (Selbst Helden weinen) zum Ausdruck, in der ich betone, dass man sich nicht scheuen sollte, seine Gefühle zu zeigen: Selbst Achilles, Odysseus oder der selbstmordgefährdete Ajax wurden von ihren Emotionen gepackt. Selbst die schlimmsten Zeiten gehen, wie jeder Winter, vorüber, und die Erinnerung daran verblasst.

 

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Io mi chiamo Achille

Tutti i testi!

Scopri come sono nate le canzoni attraverso aneddoti e curiosità.

Il progetto fotografico!

Scopri sul progetto fotografico "Manie ed Eroi". Ciò che canto prende vita in meravigliosi scatti originali.

I monologhi degli eroi

I miei eroi si raccontano. Rivelano i loro sogni, le loro speranze...

Videoclip

In questa speciale playlist su youtube, ho raccolto tutti i videoclip del progetto “io mi chiamo Achille”.
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