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Le mie scarpe

Il mio amore per l’Europa unita, in una canzone

Una mattina passeggiando lungo le rive dell’Alster (il lago di Amburgo) mi vennero in mente una raffica di versi sul camminare in Europa.

Registrai con il mio smartphone canticchiando tutto quello che sentivo dentro, poi mi precipitai nel mio appartamento e trascrissi parola per parola sul mio diario.

Giornate di ispirazione sull’Alster ad Amburgo (2016)

I versi seguivano una certa ritmica e non mi fu difficile imprimerli in una melodia che dava proprio una sensazione di movimento.
Mi trovavo come dicevo in Germania e riflettevo quanto siamo fortunati oggi a vivere in un continente che ha scelto di unirsi e ripudiare la guerra: L’Europa.

Le mie scarpe

Le mie scarpe ne hanno viste tante
camminato mille e più sentieri
calpestato forse troppe cose, ma resistono oggi più di ieri

Le mie scarpe sono indifferenti
non tifano e non pregano alla sera
sia da sole che tra tanta gente, si fanno strada senza disturbare
Le mie scarpe tengono anche il tempo
giuro non le si può più fermare
non provano imbarazzo e alle volte sui treni vanno dove vogliono andare

Le mie scarpe amano l’Europa
perché è un bel sogno da realizzare
senza lasciare mai nessuno indietro, perché è più bello camminare insieme

Le mie scarpe non sono alla moda
perché non vogliono discriminare
a loro in fondo basta camminare ed ascoltare sempre una canzone

Non importa se Amburgo o Londra
a Milano o Francoforte in centro 
le strade possono sembrare nuove, ma il bello è  proprio la scoperta altrove

Le mie scarpe amano l’Europa
perché è un bel sogno da realizzare
senza lasciare mai nessuno indietro , perché è più bello camminare insieme 
					perché è più bello camminare insieme

Una piccola riflessione…

Nel testo parlo di viaggiare senza passaporto, sentirsi cittadino di un insieme di paesi che decidono di unirsi creando opportunità, per tutti.
Ammetto che il concetto è abbastanza utopistico, ma poi rifletto, se effettivamente le nazioni Europee smettessero di pensare solo alle questioni finanziarie-monetarie e si concentrassero di più sulle persone, forse il sogno Europeo si realizzerebbe.
Ciò che oggi facciamo era impensabile fino a 15 / 20 anni fa.
Decidere a diciotto, vent’anni di andare a studiare in Spagna, Inghilterra, vivere in Germania, trascorrere un fine settimana in Francia, Belgio e così via, apre veramente tante possibilità di crescita personale e professionale.


L’Europa unita è una grande opportunità, un porto di pace e accoglienza, lo dimostra la sua millenaria storia ricca di culture che insieme formano un meraviglioso mix di bellezza e libertà.

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Estratto da Buongiorno Regione – Rai3


Due parole sulla musica…

L’arrangiamento del brano si ispira ad uno stile classico, simile ai lavori dei killers per incastri strumentali.
Ma lo strumento che più lo caratterizza è il synth che esplode con un tema da inno. Un tema che canticchiavo proprio mentre camminavo sulle rive dell’Alster…

Preparazione per il demo “Amburghese”

Ascolta il primo demo chitarra e voce registrato nella Devil’s house di Amburgo, a dicembre 2015.

Demo 2015

Selfie da viaggio

Ecco giusto qualche scatto in città in cui ho avuto il piacere di essere ospitato.
Sono tante in realtà se ci penso: Varsavia, Cracovia, Katovice, Londra, Francoforte, Bucarest, Colonia, Dusseldorf, Amburgo, Parigi, Milano, Roma, Berlino, Stoccarda, Monaco, Barcellona.


Il videoclip

Il clip è realizzato in maniera molto semplice, sono io, le mie scarpe, la mia bandiera Europea e… un po’ di oggetti che provengono dai miei viaggi nel vecchio continente.

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